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Giornata della memoria

Si avvicina il 27 gennaio e si fa pressante negli insegnanti la riflessione su quale possa essere il materiale più adatto e il modo migliore per parlare ai bambini più piccoli di un argomento così importante ma al contempo "difficile", visto che per loro non c'è la contestualizzazione storica.

Anch'io mi sono trovata con gli stessi dubbi di tutti, risolti a volte decidendo di non parlarne affatto, in prima. Poi però ho visto come questi grandi momenti si presentano, in formato ridotto, anche nella vita dei nostri bambini attraverso le loro azioni quotidiane, le piccole prepotenze, i gruppetti esclusivi, l'indifferenza dei più rispetto ai pochi...

Allora ho scritto questa storia, dentro cui esiste un rimando al filo spinato che può essere reso esplicito oppure no, e che racconta cosa hanno visto accadere un tempo che fu i nonni (anzi, ormai i bisnonni...)


Questa storia pone l'accento sulla scelta di ciascuno di stare dalla parte giusta, che non è quella del prepotente e del bullo, e può dai bambini essere facilmente interpretata in uno sketch, rielaborata con un teatro delle ombre, riscritta dopo averla riraccontata a casa... termina con una filastrocca che suona un po' come una marcetta da intonare tutti insieme, perché insieme si combattono le prepotenze in ogni epoca.





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